Sconto di otto anni di reclusione a Nicola Esposito ‘o mostro, boss del clan Cesarano. Per il suo ruolo di spicco nella cosca attiva a Ponte Persica, il quartiere un tempo rurale a metà tra Castellammare e Pompei, la condanna è passata dai 20 anni incassati in primo grado con rito abbreviato (il gup aveva comunque riconosciuto la continuazione dei reati) ai 12 anni comminati dai giudici della terza sezione della Corte d’Appello di Napoli. Il boss, difeso dagli avvocati Massimo Autieri e Antonio Del Vecchio, ha visto così sensibilmente ridurre la condanna per 416-bis nell’ambito del processo-stralcio “Easy mail”. Riduzione di 8 mesi anche per Alfonso Cesarano, il carrozziere che coprì la latitanza del boss sfuggito al blitz dei carabinieri nel novembre 2013. Per Cesarano, assistito dall’avvocato Massimo Autieri, la condanna è passata da 6 anni e 8 mesi a 6 anni. Ma la diminuzione più consistente è arrivata, appunto, per il boss Nicola ‘o mostro.
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