La Gazzetta dello Sport scrive: “Chissà come l’avrà presa il presidente azzurro visti i rapporti con il patron del Pescara Daniele Sebastiani (dovrebbe saltare anche l’operazione Caprari, almeno che il Napoli non voglia concluderla ugualmente) ed anche quelli (ultimamente molto buoni) con il manager di Lapadula, Alessandro Moggi. Quest’ultimo ha però una carta di riserva: Ciro Immobile. In realtà anche la pista Immobile è difficile: costa più di Lapadula (appunto 11 milioni circa), guadagna molto di più (due milioni di euro) e soprattutto pur di giocare titolare a gennaio ha scelto di tornare al Torino visto che tra Borussia Dortmund e Siviglia in un anno e mezzo era partito titolare in campionato in appena 13 circostanze. Dunque, Immobile difficilmente gradirebbe fare da vice Higuain, però ha Napoli nel cuore e questo potrebbe spostare un po’ gli equilibri di una trattativa in partenza complessa. Non mancano le alternative: al Napoli piace pure Pavoletti. Come il polacco Milik dell’Ajax, ritenuto tatticamente più adatto rispetto al contropiedista Immobile”.
SPORT
24 giugno 2016
Immobile, trattativa in salita per tre motivi