Il Belgio ha travolto l’Ungheria e ha conquistato l’accesso ai quarti di finale di Euro2016. La squadra allenata da Wilmots, allo “Stadium” di Tolosa, si e’ imposta per 4-0. A decidere il match le reti messe a segno da Alderweireld al 10′ del primo tempo, dal neoentrato Batshuayi al 33′ della ripresa, seguito un minuto dopo dal migliore in campo Hazard e nel recupero da Carrasco (anche lui inizialmente in panchina). Nella sfida valida per entrare in semifinale il Belgio affrontera’ venerdi’, alle 21, a Lille, il Galles. Nell’Ungheria, vincitrice a sorpresa del girone F, il ct Bernd Storck ha cambiato due giocatori rispetto al team che aveva pareggiato 3-3 contro il Portogallo mercoledi’. In scena, a inizio ostilita’, nel 4-2-3-1 dei magiari: Lang, Guzmics, Juhasz e Kadar (rimesso dentro per Korhut), posizionati davanti all’arzillo quarantenne Kiraly; Gera e Nagy, vincitore del ballottaggio con Elek, lungo la linea mediana; con Pinter, Lovrencsics e Dzsudzsak a ridosso dell’unica punta Szalai. Proprio Elek a inizio ripresa ha preso il posto di Gera. Fuori causa il 22enne Kleinheisler, che si e’ fermato durante il riscaldamento. Nel Belgio, invece, Marc Wilmots ha confermato dieci undicesimi della formazione vittoriosa per 1-0 contro la Svezia, mandando in campo in avvio, nel consueto 4-2-3-1, Meunier, Alderweireld, Vermaelen e Verthongen a protezione di Courtois; il romanista Nainggolan e Witsel a presidio del centrocampo; con il napoletano Mertens (stavolta preferito a Carrasco, dentro nel secondo tempo), De Bruyne e Hazard a sostegno di Romelu Lukaku. Relegato nuovamente in panchina Fellaini (entrato a dieci minuti dal termine). Scoppiettante la gara, con continui ribaltamenti di fronte e tante occasioni da una parte e dell’altra. Gia’ nei primi dieci minuti, prima del gol di Alderweireld, i diavoli rossi (oggi in divisa chiara, con righe gialla, rossa e nera) hanno mandato tre chiari segnali: De Bruyne ci ha provato al 4′, con palla alta, e al 7′, sbattendo su Kiraly; in mezzo, al 6′, lo stesso portierone dell’Ungheria ha detto di no a Romelo Lukaku, con una uscita tempestiva. La rete, puntuale, e’ arrivata al 10′: punizione dal limite ben calciata da De Bruyne e “testata” vincente del difensore centrale del Tottenham. Lo show di De Bruyne e di Kiraly e’ comunque proseguito. Il trequartista belga ci ha provato al 15′, fermato dall’estremo difensore magiaro, e ancora al 35′, con una bella punizione, deviata da Kiraly sulla traversa. Lo stesso portiere dell’Ungheria, al 42′, ha detto di no, superandosi, anche a Mertens. Nel mezzo i magiari hanno alzato le testa in tre occasioni: al 23′ e al 41′ e’ toccato a Dzsudzsak impensierire Courtois; al 39′ invece e’ stato Lovrencsics a sfiorare di poco il bersaglio. Intensa anche la ripresa, aperta (neanche a dirlo) da una splendida parata di Kiraly su Hazard. In chiave Belgio pericoloso Mertens, al 14′, con palla alta da due passi. Per quel che riguarda i mai domi magiari, prima del colpo del ko firmato da Batshuayi, vani i tentativi di Szalai, al 5′ e al 9′, di Pinter al 22′, con deviazione maligna di Alderweireld, e di Juhasz al 33′. A seguire sono arrivati in serie i gol di Batshuayi, Hazard e Carrasco, che hanno condannato oltremodo gli ungheresi. Il primo e’ giunto al 78′, su assist di Hazard; un minuto dopo lo stesso laterale avanzato del Chelsea ha firmato un gran gol di destro; allo scadere Carrasco ha coplito su classica ripartenza (assist di Nainggolan). Nel mezzo due belle parate di Courtois su Szalai ed Elek.
SPORT
26 giugno 2016
Belgio travolgente, l’Ungheria assiste allo strapotere