SALERNO – Acquisire le cartelle cliniche degli operai delle Fonderie Pisano per far emergere i loro problemi di salute. Nessuna pausa, niente tregua. Il day after al sequestro preventivo d’urgenza dell’opificio di via dei Greci, disposto dalla Procura di Salerno per le gravi carenze nelle autorizzazioni e in materia ambientale scoperte nel corso delle indagini, è all’insegna del rilancio. Il comitato “Salute e Vita”, che unisce tutte le anime che da tempo sono in prima linea sulla questione, ha convocato di fretta e furia una conferenza stampa per raccontare le loro impressioni dopo la decisione della magistratura. Facendo emergere nuovi elementi che potranno essere decisivi nello sviluppo delle inchieste in corso. «Ci è stato confermato da autorevoli fonti dei sindacati che molti operai della Pisano si sono rivolti ai loro patronati lamentando problemi di salute, soprattutto per quanto riguarda l’udito e le vie respiratorie», la rivelazione del portavoce Lorenzo Forte che, dunque, ha lanciato un altro assist ai 120 dipendenti dello stabilimento di Fratte. Gli attivisti, infatti, non riescono a sorridere a quel che sembra essere il passo decisivo per la fine del loro incubo. La preoccupazione è rivolta alle tante famiglie che adesso vedono il loro futuro appeso a un filo.
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