Piazza Affari resta in deciso calo a fine mattinata, ma la flessione si mantiene in linea con quella delle altre borse europee grazie al recupero di una parte del comparto bancario. L’indice Ftse Mib cede l’1,01% a 15.862 punti e l’All Share l’1,07% a 17.410 punti. Gli occhi restano puntati su Mps, che registra un nuovo crollo e cede il 9,15% a 0,29 euro dopo l’allarme sulle sofferenze e con i timori sull’esito dei prossimi stress test. All’opposto, centrano il rimbalzo Unicredit (+3,55%) e Ubi (+1,87%) dopo la raffica di vendite della vigilia; su anche Banco Popolare (+2,12%) e Bpm (+3,27%). Nel comparto, Intesa Sanpaolo perde lo 0,7%. Tra i titoli peggiori spicca Azimut, con una flessione del 4,34%, ma i ribassi sono prevalenti su tutto il listino principale: dall’industria (Fca -2,43%, Leonardo -2,15%), all’energia (Enel -1,31%, Eni -1,17%) al lusso (Moncler -1,45%, Yoox Net-a-porter -4,27%). Fuori dal Ftse Mib, sale con cautela Rcs e si conferma sopra i livelli dell’opa della cordata Bonomi (+0,36% a 0,83 euro); in calo la Cairo communication (-2,39%).
CRONACA
5 luglio 2016
BORSA. Unicredit, Mps e Banca Carige ai minimi storici