È la fase finale dell’inchiesta, quella che probabilmente farà emergere nomi e cognomi dei responsabili del disastro ambientale del Sarno e rischia di scatenare un terre-moto in ben 21 comuni, tra le province di Napoli, Salerno e Avellino, che direttamente o indirettamente contribuiscono a renderlo il fiume più inquinato d’Europa. Da due giorni, su disposizione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i militari della Capitaneria di Porto di Salerno, in collaborazione con il reparto speciale tutela laboratorio ambientale di Roma, stanno passando al setaccio il fiume Sarno. Sono 50 i punti in cui prelevare l’acqua, come disposto dal pm Antonella Lauri titolare dell’inchiesta. L’obiettivo è quello di capire se nel fiume Sarno, nonostante gli innumerevoli avvertimenti del passato, continuino ancora a essere sversate le acque reflue per la carenza, o totale assenza, di collettamento alle reti fognarie. I militari della Capitaneria di Porto di Salerno stanno versando liquido fluorescente nelle acque del Sarno, effettuan-do i campionamenti con un battello e analizzando con un furgone mobile, già sul posto, lo stato di salute del fiume. I prelievi, per il mo-mento, hanno riguardato i comuni della provincia di Salerno e i risultati sarebbero devastanti. In tutti i Comuni, infatti, sarebbero stati registrati sversamenti illegittimi di veleni. Nei prossimi giorni i campionamenti riguarderanno anche i comuni delle province di Napoli e Avellino e le analisi saranno affidate alla Capi-taneria di Porto di Castellammare di Stabia. Una vera e propria accelerata nell’inchiesta decisa dopo che il pool di 007 della Procura della Re-pubblica di Torre Annunziata, guidata dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, sorvolò in elicottero il fiume Sarno. In quell’occasione con l’ausilio di telecamere termiche furono individuate le criticità. e segnati i punti da tenere sotto osservazione. I campionamenti non riguardano solo il fiume Sarno ma anche quegli affluenti che contribuirebbero in maniera determinante all’inquina-mento. L’obiettivo è quello di arrivare entro fine mese ad accertare quali comuni non hanno completato la rete fognaria e non sono collettati al depuratore di Foce Sarno. E a quel punto punto, presumibilmente, chiudere l’inchiesta sul disastro ambientale più eclatante dell’intera Regione. A tremare dunque sono 21 comuni: Castellammare, Torre Annunziata, Torre del Greco, Pompei, Trecase, Boscoreale, Boscotrecase, Casola, Lettere, Pimonte, Gragnano, Santa Maria la Carità, Striano, Poggiomarino, Scafati, Sarno, San Valentino, San Marzano, Nocera, Angri e Solofra.
CRONACA
7 luglio 2016
Allarme Sarno, il fiume dei veleni. Tremano 21 Comuni: ecco quali