CRONACA
I pastori della collezione Deiulemar venduti all’asta per un milione
Alberto Dortucci
Le belve hanno già un nome. Assassino con le ore contate
Vincenzo Lamberti
SALERNO – Emergono nuovi particolari sul sequestro delle Fonderie Pisano operato dai carabinieri del Noe diretti dal capitano Giuseppe Ambrosone su input della Procura: al centro della vicenda- insieme al problema inquinamento- ci sarebbe l’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), risultata «inefficace e illegittima». Ma proprio quel permesso che la magistratura inquirente giudica «fuorilegge» sarebbe stato rilasciato quando l’opificio di via Dei Greci era già sottoposto a sequestro su disposizione dell’allora pubblico ministero Carmine Olivieri. Era il 2012. Pisano in quel periodo avrebbe esercitato l’attività in assenza di autorizzazione.
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