Si è pentito un mese fa e dalle sue rivelazioni si potrà finalmente far luce nella trattativa tra lo Stato e le Brigate Rosse. Pasquale Scotti si è pentito e il braccio destro di Raffaele Cutolo, uomo di spicco della Nco, ne ha tante di cose da dire. Da lui, i magistrati vogliono sapere com’è realmente andata la trattativa per la liberazione dell’assessore regionale Ciro Cirillo, rapito dalla Br.
Scotti parlerà di Vincenzo Casillo, il latitante che portò i servizi segreti parlare con Cutolo in carcere, ma anche dell’uccisione del commissario di polizia Antonio Ammaturo.
Per Scotti, 31 anni di latitanza, ma ne avrà di cose da dire. E sarà ascoltato, perché testimone attendibile, l’unico che oggi può davvero fornire tutti i dettagli degli anni in cui Raffaele Cutolo con la sua Nco ha cambiato il modo di intendere la camorra, trasformandola in un’organizzazione, efferata nel raggiungimento dei suoi scopi.