Parla e ricostruisce, Carlo Lo Russo. Il boss di Miano divenuto collaboratore di giustizia fa compilare decine di pagine di verbale. Il padrino ha riferito anche in merito alla figura di Salvatore Scognamiglio. «Avevo intenzione di uccidere Salvatore Scognamiglio che si era messo contro la mia famiglia» spiega il boss ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. «Si era organizzato contro mio figlio Salvatore e questo non potevo perdonarglielo». Scognamiglio venne assassinato nell’agosto del 2011.
I sicari fecero irruzione a volto coperto in un centro scommesse, nella sede dell’agenzia Premium. Entrarono senza essere fermati e fecero fuoco a volontà, uccidendo Salvatore Scognamiglio e un altro uomo, Salvatore Paolino.
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