Arresti a raffica in Turchia e ‘purghe’ dopo il tentativo di colpo di Stato. Ammassati per terra seminudi e con mani e piedi legati, probabilmente nella palestra di un edificio militare. Sono le immagini shock, che circolano in queste ore sui social network, delle condizioni di detenzione di decine di militari turchi, arrestati dopo il fallito colpo di stato. Foto che si accompagnano ad altre di soldati golpisti arrestati con evidenti segni di percosse. Finora, non sono tuttavia emersi riscontri ufficiali circa le immagini. Sono in tutto 103 i generali e gli ammiragli delle Forze Armate finiti in carcere. Tra i generali c’è anche Akin Ozturk, ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, indicato da funzionari governativi turchi come il presunto capo dei golpisti in patria. In Arabia Saudita è stato arrestato l’addetto militare dell’ambasciata turca in Kuwait. Nelle intenzioni di Mikhail Oglu, dopo il tentato golpe, ci sarebbe stato un viaggio verso Dusseldorf, via Amsterdam.
Sono 7.850 i poliziotti sospesi: tra loro anche alti ufficiali, come si legge sul sito web del giornale turco ‘Hurriyet’. Ai poliziotti è stato imposto di riconsegnare armi e distintivi. Il ministero dell’Interno di Ankara ha inoltre silurato “in totale 8.777 dipendenti”. Lo riportano i media filo-governativi. Tra questi ci sono “30 governatori e 52 investigatori”.
Dopo il tentativo di golpe, inoltre, la Turchia ha anche messo al bando una ventina di portali di notizie e siti web.