In gergo sono chiamate “cheap white” le sigarette prodotte in alcuni paesi dell’Est e del Medio Oriente, spesso confezionate in pacchetti molto simili alle marche più conosciute e destinate alla vendita al dettaglio in Europa. Altamente pericolose per la salute pubblica esse contengono metalli pesanti e non rispondono agli standard di sicurezza comunitari. Questo è il quadro che emerge dall’indagine denominata “Fumo dell’est”, condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise su delega della Dda di Napoli, grazie alla quale è stato sferrato un colpo durissimo alla distribuzione ed alla vendita illegale di Tle in provincia di Caserta e Napoli. I militari della Compagnia hanno disarticolato, individuando trafficanti e distributori all’ingrosso, un’organizzazione internazionale specializzata nel trasporto dall’estero al territorio nazionale di ingenti quantitativi di tabacchi. Le persone coinvolte nelle indagini sono 87 tra italiani e stranieri per un giro d’affari di milioni di euro. Durante le operazioni sono scattate le manette per 16 soggetti colti in flagranza di reato, mentre sono finite sotto sequestro 15 tonnellate di Tle e 6 automezzi (1 autoarticolato, 1 furgone, 1 camion adibito a trasporto cavalli e 3 autovetture) opportunamente modificati per il trasporto illecito delle stecche.
CRONACA
31 luglio 2016
Caserta, scacco matto al contrabbando di sigarette: 16 arresti