Fuochi d’artificio, videomessaggio di Diego Armando Maradona e quattro maxi schermo per ripercorrere tutta la storia del Napoli. Il club partenopeo, nato l’1 agosto del 1926, questa sera festeggia al San Paolo i novant’anni di storia in grande stile. Una celebrazione studiata nei dettagli che comincerà almeno un’ora prima del test amichevole previsto con il Nizza, in programma alle 21,15. A parteciparvi saranno tutti i protagonisti della storia napoletana, escluso Maradona che resterà a Dubai per impegni professionali. Una festa, però, che arriva dopo un’estate difficile, di cui ancora non si vede una fine e che rischia di trasformarsi in un autentico flop. Inevitabilmente, questa sera aleggerà lo spettro di Higuain e la grande onta collettiva del suo passaggio alla Juve. E Napoli questo non lo merita. Merita tutt’altra passione, la stessa che ha accompagnato gli azzurri nell’ultima sfida di campionato contro il Frosinone, quando erano in oltre 60mila ad applaudire la rovesciata del Pipita. Insomma, l’ingaggio di Milik al momento è troppo poco per risollevare gli animi. De Laurentiis presenterà il polacco, che ieri è sbarcato a Castel Volturno ma che deve ancora firmare il contratto, per far dimenticare ai fan azzurri l’addio del bomber dei record, passato alla Juventus. E questo, Aurelio De Laurentiis, lo sa bene. Motivo per cui continua nella sua rincorsa a suon di milioni a Mauro Icardi, il bomber nerazzurro che farebbe ripartire l’entusiasmo. La freddezza è indicata anche dalla prevendita molto fiacca, appena 5mila sono i biglietti venduti, nonostante i minorenni entrino gratis: l’attenzione sarà sulle curve e sulla loro reazione all’addio di Higuain che potrebbe portare a cori di contestazione nei confronti della dirigenza azzurra.
Alle 20.15, comunque, partirà la festa per i 90 anni con un doppio spettacolo al San Paolo: ad aprirla l’orchestra ed il coro del Teatro San Carlo in un repertorio classico; a seguire l’esibizione del trio di tenori Il Volo in un repertorio napoletano. Poi la presentazione della squadra che è saltata a Dimaro nei giorni della tensione massima per il caso-Higuain. Per l’occasione, il club ha invitato alcune vecchie glorie tra cui Beppe Bruscolotti, il capitano degli anni d’oro che poi lasciò la fascia a Dieguito.
Gli applausi saranno sicuramente tutti per Marek Hamsik, il capitano che rappresenta la bandiera azzurra nonostante l’origine slovacca: il centrocampista annuncerà il rinnovo del suo contratto fino al 2020, legandosi in pratica a vita ai colori del Napoli, una scelta che colpisce particolarmente la fantasia dei tifosi nei giorni dell’addio del Pipita. Accanto ad Hamsik sono passate tutte le stelle che in questi anni hanno esaltato e poi lasciato Fuorigrotta, da Lavezzi a Cavani fino ad Higuain e questo lo ha trasformato in una bandiera “vecchio stile”. Dopo il test con il Nizza il Napoli è atteso il 7 agosto dall’amichevole con il Monaco, mentre il 13 agosto volerà a Berlino per un test contro l’Herta, prima dell’esordio in campionato a Pescara.