Da un lato gli zii della ragazza stuprata, dall’altro i genitori di alcuni ragazzi accusati della violenza sessuale. Sguardi bassi, tra il pentimento e la vergogna. La veglia di preghiera nella parrocchia di San Michele è un misto di commozione e speranza. La speranza di aver scosso le coscienze dopo tanta violenza. Se Pimonte continua a mostrarsi frastornata dall’inchiesta che ha portato a 11 arresti di ragazzi minorenni, c’è chi reagisce ai fatti che hanno portato alla ribalta nazionale il paese dei Monti Lattari. C’erano anche tutte le autorità del territorio, compreso il sindaco Michele Palummo e alcuni assessori. Una grande partecipazione anche di fedeli, il segno tangibile di una voglia di cambiamento. Una voglia di superamento di quanto accaduto nella Valle Lavatoio, dove una 15enne è stata violentata secondo il suo racconto fornito alle forze dell’ordine. In 12 l’avrebbero stuprata ripetutamente e in occasioni diverse, filmata con un telefonino e minacciata.
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