Quando persi mio padre seppi della sua morte in cella, in un padiglione del carcere di Poggioreale. Mi chiamo il superiore (un graduato della Penitenziaria, ndr) e mi comunicò la notizia. Mi sedetti in un angolo e piansi. Una reazione naturale. Dopo qualche minuto venne un infermiere. Bussò vicino le grate della cella e mi chiese se volessi qualcosa. “Vieni, prenditi questo. È un calmante, un sonnifero. Ti fa dormire e non ci pensi” mi disse. Ecco come affrontano il disagio in carcere: drogandoci». Storie di vita dietro le sbarre. Racconti di chi ha vissuto il male tra quattro mura. Centinaia di storie con un comune denominatore: l’abuso di psicofarmaci. Un tema caldo, centrale nella questione delle carceri a cui l’associazione Antigone ha dedicato un ampio dossier.
***TUTTI I DETTAGLI DELLA VICENDA SUL QUOTIDIANO METROPOLIS EDIZIONE NAPOLI IN EDICOLA OGGI***