Il Consiglio Federale del 4 agosto per non decidere. Ovvero una escamotage per non dover essere costretti, successivamente, a confezionare un extralarge nei gironi. Il tutto nel tentativo, puerile, di evitare di essere obbligati a portare il format a 62 squadre. A mio personale giudizio un grande “papocchio”.
Ottemperando a un decreto del Tar del Lazio, il Consiglio Federale ha provveduto ad ammettere, in via provvisoria, la Paganese. Il tutto in attesa dell’udienza definitiva fissata per il prossimo 30 agosto. Poi, oltre al Fano che sostituisce il rinunciatario Bellinzago, ha deliberato per il ripescaggio in Lega Pro di Melfi, Fondi, Lupa Roma, Olbia, Racing Club Roma, Forlì, Taranto, Reggina e Vibonese.
Il calcio festeggia il ritorno tra i professionisti di club rappresentativi di eccellenti tradizioni sportive. Su tutte Taranto e Reggio Calabria. Si fa però festa a tutte le latitudini, volendo elogiare, nel contempo, tutta quella classe dirigenziale che si è imposta l’onere, fatto di notevoli sacrifici finanziari, pur di riportare le città rappresentate nel calcio professionistico. L’esempio di Melfi, Olbia e Vibonese non è da sottovalutare. Come la pervicacia di Alberto Cerrai e Antonio Pezone che in una città avara di impianti, come Roma Capitale, sono riusciti a risolvere il loro problema delle infrastrutture. Ora, per tutti loro, passata l’ebbrezza del successo, si apre il capitolo più spinoso. Da domani si affronta la gestione. Sportiva e finanziaria. Con una raccomandazione. Che non diventi, anche quella che sta per cominciare, la stagione delle penalizzazioni!
Sarebbe una delusione.
Ad oggi i club iscritti alla terza serie sono 59. Tanto che nel comunicato ufficiale diramato dalla Lega Pro, riguardante la composizione dei tre gironi, appare una X al raggruppamento B. Non è stato dato il via libera all’Albinoleffe che, con il metodo dell’alternanza, avrebbe avuto tutto il diritto di occupare l’undicesima poltrona disponibile. Su questo argomento il Consiglio Federale doveva essere autorevolmente decisivo. Ne aveva titolo e diritto. Hanno scelto di non farlo.
Per il completamento dell’organico (60 squadre) il Consiglio federale ha conferito delega al suo Presidente, d’intesa con i presidenti della Lega Pro, Lega nazionale Dilettanti e dell’Associazione Italiana Calciatori. In pratica si attende la reazione della Cavese. Il Monza ha già ufficializzato la sua rinuncia, in Brianza hanno deciso di fare un passo indietro. Il presidente del club campano, Domenico Campitiello, ha invece già annunciato le sue intenzioni di opporsi alla decisione che al momento lo esclude dal professionismo. Ha tempo sino a sabato per depositare ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni. Cosa farà l’Albinoleffe non è dato sapere.
Una situazione molto particolare quella che vede poi coinvolta la Paganese, riammessa per il momento in via provvisoria, come recita il comunicato ufficiale della Federcalcio. Il decreto cautelare, emesso dal Tar del Lazio, rispetta il parere del magistrato (monocratico) che si è pronunciato provvisoriamente senza entrare nel merito. I legali della Figc sono convinti delle loro ragioni e le vorranno far valere nell’udienza fissata per il prossimo trenta agosto. In buona sostanza potrebbe accadere di tutto. I pericoli, anche per gli azzurro stellati, non sono, al momento, completamente dissolti.
Come non è edificante che il 28 agosto scatti l’inizio del campionato e non si sappia con certezza quali e quante squadre vi debbano partecipare. Perché, in ultima analisi, ove il Collegio di garanzia riconoscesse le ragioni della Cavese ed il Tar del Lazio desse corpo a quelle della Paganese, due giorni dopo l’avvio della stagione agonistica, non si potrebbe proprio evitare di giocare con 61 squadre. Sempre non conoscendo le strade percorse dall’Albinoleffe.
Nell’estate calda del calcio parlato può accadere anche di questo.
Infatti per non farci mancare nulla la Procura Federale ha riaperto il caso “Dirty Soccer”. Ci sono coinvolti i soliti noti (qualcuno di loro lavora tutt’ora, sotto celate spoglie, in altri club), tutti deferiti, più 11 Società. Solo la Vigor Lamezia per responsabilità diretta. Considerando che è già in corso un’altra indagine che vede coinvolte alcune gare dell’Avellino e che le audizioni dei calciatori “indiziati” sono in tutt’ora in corso, si prospetta un inizio di stagione veramente “interessante”.
Consoliamoci allora con i tre gironi di Lega Pro ufficializzati nel pomeriggio del 4 agosto. Scorrendo l’elenco delle squadre che compongono i vari raggruppamenti c’è di che lisciarsi i baffi. Sarà impreziosita, nella prossima primavera, dalla disputa dei play off con una formula assolutamente inedita. I presupposti per una stagione “rock” ci sono tutti.
L’attesa è di pochi giorni ancora e poi si darà inizio alle danze.
In tutti i sensi!