Il vademecum del terrorista, Mohamed Khemiri, lo recitava agli stranieri che aiutava ad ottenere il permesso di soggiorno. Lo faceva nel chiuso della sua Fiat Panda, ignorando che i carabinieri del Ros vi avessero piazzato una microspia. «Stringere bene la cintura con l’esplosivo in modo che sia impossibile disinnescarla se non facendo esplodere anche i nemici», diceva. E poi: «Nascondere le facce per non essere riconoscibili. Scappare in un altro paese dopo l’operazione per aumentare la rabbia del nemico». Il 41enne tunisino che inneggiava all’Isis («È una cosa incredibile») subito dopo gli attentati terroristici è stato arrestato in via Starza a San Marcellino, provincia di Caserta, in quell’abitazione che per un anno e mezzo è stata supersorvegliata dai militari dell’Arma. La procura di Santa Maria Capua Vetere accusa Khemiri di associazione per delinquere finalizzata a favorire la permanenza irregolare in Italia di persone extracomunitarie. Khemiri è stato intercettato mentre spiegava: «Evitate i posti dove abitavate prima, evitate di usare i documenti originali e il telefono prima o dopo l’operazione di Allah. Nascondere le facce per non essere riconoscibili. Scappare in un altro paese dopo l’operazione per aumentare la rabbia del nemico».
CRONACA
6 agosto 2016
Napoli. Isis, scoperto il vademecum del terrorista