SCAFATI – Patti con i clan dell’area casertana per permettere alla consigliere regionale Monica Paolino la rielezione a Palazzo Santa Lucia. Emergono nuovi retroscena nell’inchiesta della Procura Antimafia di Salerno, condotta dal Pm Vincenzo Montemurro, per accertare gli eventuali rapporti tra politica e camorra a Scafati e che vede indagate 11 persone, tra cui il primo cittadino della comunità dell’Agro e la consorte Monica Paolino. Un rapporto tra i Loreto-Ridosso e le organizzazioni criminali della Terra di Lavoro finalizzato a creare un ampio consenso elettorale alla moglie del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti. Un fil-rouge legato dai tanti appalti che la magistratura, nel corso degli ultimi mesi, ha attenzionato e ha posto sotto la lente di ingrandimento per le ingerenze dei Casalesi. E ora, dopo i nuovi sviluppi, emerge che l’asse convogliava tutto verso l’impegno politico, con lady Aliberti, ex presidente della Commissione Anticamorra in Regione, prescelta per rappresentare gli affari dei clan in tutta la Campania.
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