Clima da notte prima degli esami. Lo strascico dell’affaire ripescaggi per Cavese e Albinoleffe. Domani entrambe dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni. Situazione complessa. I lombardi esclusi dal regolamento alla prima chiama si oppongono in virtù di quel passo che indica, nel caso di carenza di organico, che anche chi avesse usufruito precedentemente di quella scorciatoia, potrebbe, alla chiama successiva, essere ammesso. La Cavese si appella alla regolarita della sua posizione. Non può essere che un piccolo dettaglio, una nota integrativa legata al bilancio del 2015, possa determinare la mancata concessione della licenza nazionale agli aquilotti. La documentazione era stata presentata nei termini e la scure della Covisoc, in questo caso, sembra eccessiva.
A complemento di tutto, il pasticciaccio creato dall’ultimo Consiglio federale. L’assise della Figc aveva titolo per pronunciarsi in via definitiva, ha invece inteso lasciare libera una casella. Con la Paganese riammessa in via preliminare, in attesa dell’udienza fissata per il prossimo trenta agosto, dinanzi al Tar del Lazio, l’organico ad oggi è composto da sole 59 squadre.
Fa riflettere il fatto che la discussione dinanzi ai giudici del Coni avvenga domani, appunto, alla vigilia della presentazione dei calendari del campionato, presso il Regio Hotel di Parma. Tanta celerità lascia intendere la volontà delle istituzioni del calcio di mettere fine ad una querelle che va avanti da troppo tempo. Non esiste antagonismo tra Albinoleffe e Cavese. Il contendere riguarda la poca chiarezza di norme e regolamenti che vanno rivisitati e corretti. In assoluto.
Clima da notte prima degli esami, ho scritto, immagino l’ansia da risultato che ha da tempo assalito tutta la tifoseria campana. Lo stesso presidente Domenico Campitiello, persona dal carattere notoriamente emotivo, vivrà queste ultime ore in un clima particolare. Come non comprendere l’alternarsi delle sensazioni. Positive in alcuni momenti ed in altri da scoramento generale. Voglio immaginare una notte da sogno, domani, sui pendii che sovrastano il Tirreno. Una notte da fuochi d’artificio e da scorribande in piazze. L’aggiunta della Cavese, nel girone meridionale della Lega Pro, renderebbe il torneo ancor più interessante. Combattuto.
Voglio pensare ad una Lega Pro con un girone “zoppo” a 21 squadre augurando anche alla Paganese e a Raffaele Trapani di portare a casa un risultato di prestigio.
Per gli azzurrostellati si dovrà attendere la fine del mese. Gli avvocati della Federcalcio sono sul piede di guerra, ma non è mai accaduto che il collegio dei giudici del Tar del Lazio abbia ribaltato la decisione di un proprio collega.
Voglio pensare in positivo ed escludere che Cavese, Albinoleffe e Paganese escano sconfitte, tutte, anche da questo giro. Rappresenterebbe l’ennesima pessima figura per l’attuale governance del calcio nazionale. Situazioni che la presidenza Tavecchio ci ha purtroppo abituati nell’ultimo periodo della sua gestione.
Una Lega Pro a 61 squadre?
Non sarebbe affatto disdicevole. In attesa che dal campionato 2017/18 si facciano le “cosine” a modo. Senza pasticciacci, senza penalizzazioni, ma, principalmente, senza questo obbrobrio dei ripescaggi!
A bientot.
SPORT
9 agosto 2016
GALIGANI. Cavese, la notte prima degli esami