E’ pesantissimo il bilancio degli incidenti di montagna: nell’arco di un mese sono oltre 20 i morti per incidenti in cui sono stati coinvolti scalatori esperti, guide alpine o semplici turisti alle prese con sentieri. Oppure decessi di persone stroncate da un malore mentre erano impegnate in un’escursione o anche a salvare altre persone in difficoltà. Nessuna montagna dell’arco alpino si salva, dai ghiacciai dei 4 mila metri più famosi della Val d’Aosta, primi tra tutti il Monte Bianco e il Rosa, al Friuli Venezia Giulia, al massiccio del Gran Sasso in Abruzzo. Da giugno il bilancio si fa ancora più pesante, arrivando a oltre 30 morti, compresi i due adolescenti trentini caduti in un dirupo del loro paese per andare a scattare delle fotografie e traditi dall’arrivo dell’oscurità.
CRONACA
15 agosto 2016
Ferragosto. Incidenti in montagna, un’estate nera: oltre 30 i morti