E’ bastato attraversare la strada per rispettare il provvedimento indicato dopo il blitz dei carabinieri di Bosco-reale. L’emergenza prostituzione a Boccapianola non si è fermato al blitz dei militari dell’Arma nei giorni scorsi. Ad alcune delle prostitute finite al centro del è bastato attraversare la strada e cambiare comune.Mercoledì scorso l’operazione portata a termine da parte dei carabinieri. Il 9 agosto scorso i militari dell’Arma della stazione di Boscoreale hanno notificato 5 provvedimenti di rimpatrio con foglio di via obbligatorio emessi a carico di altrettante donne tra i 24 e i 36 anni, senza fissa dimora e di nazionalità bulgara.Nel corso di servizi svolti nell’arco temporale tra aprile e giugno, era stata documentata la loro attività di prostituzione sulla pubblica via e finalmente sono arrivati i risultati.Un problema che sembrava risolto in maniera definitiva, e invece le lucciole si sono ripresentate sul “posto di lavoro” alcuni giorni dopo l’operazione delle forze dell’ordine. Alcune di questa si sono “accomodate” di fronte al famoso Portone di Boccapianola, uno dei simboli più rappresentativi di Poggiomarino. Insomma hanno attraversato la strada e lasciato Boscoreale, un passo di pochi metri che le ha permesso di stazionarsi nel comune di Poggiomarino. Un ping-pong che va avanti da mesi. Alcune prostitute erano finite nei mesi scorsi nel mirino dei carabinieri di Poggiomarino ricevendo un provvedimento analogo. Anche in quella occasione le lucciole si erano spostate da Poggiomarino a Boscoreale, un modo per dribblare i controlli e il provvedimento notificato poco prima. Uno spostamento di pochi metri che non aveva risolto il problema e l’allarme prostitute all’uscita della Statale del Vesuvio.
CRONACA
15 agosto 2016
Poggiomarino. Invasione di prostitute allontanate da Boscoreale