E’ di 11 morti e 19 feriti il bilancio del raid aereo che ha colpito ieri un ospedale di Medici senza Frontiere nel nord dello Yemen.
“L’esplosione ha ucciso sul posto 9 persone, tra loro un membro dello staff di Msf. Due pazienti sono morti mentre venivano trasferiti nell’ospedale di Al Jamhouri. Al momento del raid nella struttura ospedaliera ad Abs, provincia di Hajjah, erano ricoverati 23 pazienti in chirurgia, 25 nel reparto maternità, 13 neonati e 12 bambini”, è stato reso noto.
I ribelli Houthi che controllano la regione hanno attribuito la responsabilità del raid alla coalizione a guida saudita, intervenuta nel Paese a sostegno delle forze del governo del presidente Abde Rabbo Mansour Hadi.
La coalizione a guida saudita che interviene in Yemen ha annunciato l’apertura di un’inchiesta “indipendente”. “Il Joint Incidents Assessment Team (Jiat) è a conoscenza delle notizie di un raid aereo contro un ospedale nella provincia settentrionale di Hajjah – si legge in un comunicato riportato dall’agenzia di stampa ufficiale saudita Spa – Il Jiaat ha aperto un’inchiesta indipendente su queste notizie”. L’unità ha fatto sapere che “sta cercando maggiori informazioni, in particolare da Msf”, e che annuncerà “pubblicamente i risultati” delle indagini.