L’incidente stradale costato la vita a Gea Ferola aveva suscitato grande sdegno in tutta la popolazione di Sorrento. Nessuna sommossa, ma il chiaro intento di dire basta. Basta alle folli corse di auto e motorini in pieno centro. Basta al mancato rispetto delle norme del codice della strada, alla poca illuminazione e alle morti che questi inconvenienti possano generare. La semplice coscienza popolare ha spinto tanti ad aderire al gruppo Penisola Sorrentina Sicura. Un gruppo nato e sviluppatosi sul popolare sociale network Facebook e che, in circa un mese di vita, ha raccolto 3mila adesioni. Un gruppo nato “senza volontà politiche” come ha più volte ribadito il fondatore Nino Lauro. Un gruppo cresciuto sulle emozioni di chi ha vissuto lo stillicidio di emozioni del caso Ferola. Non sarà politico, ma Penisola Sorrentina Sicura potrebbe presto diventare un vero e proprio comitato civico. I fondatori sono convinti di avere le carte in regola per aiutare Sorrento ed i suoi cittadini a vivere meglio.In una sola estate la Città del Tasso ha messo a referto ben tre decessi: due sul Nastro Verde, una in pieno centro cittadino ad un amen dalla centralissima piazza Lauro. Quando il ciclomotore ha falciato Gea sulle strisce pedonali o scorso 30 luglio in tanti hanno chiesto un segno preciso all’amministrazione Cuomo. Non solo controlli, ma qualche cosa di più. Non sono bastati i 10mila euro resi disponibili, in modalità lampo, dal Comune per iniziative di sensibilizzazione e di educazione stradale, perché alle rassicurazioni e alle idee, la gente chiede di più. Il moltiplicarsi degli iscritti su Facebook è frutto di passaparola, condivisioni, ma anche del semplice voler essere al sicuro.Non ci sono solo amici e conoscenti di Gea Ferola, ma anche cittadini che hanno a cuore la salute di tutti. Commenti a gogo, inviti a fare attenzione, segnalazioni che crescono giorno dopo giorno.Una sorta di comitato di garanzia per la popolazione. Le strade delle foto sono quelle di Sorrento, ma scatti ed inviti alla prudenza vanno oltre. Non ci saranno colori politici, né appartenenze, ma solo ed esclusivamente la volontà di andare spingere le amministrazioni costiere a sensibilizzare e sensibilizzarsi sulla questione della sicurezza stradale. La parola d’ordine? Sicurezza stradale. Sorrento e la costiera restano tra le mete più ambite dei turisti. I commenti positivi sui siti specializzati si susseguono, ma ai semplici like fanno da lato opposto i dislike. Oggetto? La sicurezza stradale. Nelle fiere internazionali i diversi operatoti del settore tornano con tante pacche sulle spalle, ma anche con gli avvertimenti “non è possibile rischiare di morire sulle strisce”.Ora non sarà solo la politica a dover moralizzare e civilizzare i propri cittadini, ma sa-ranno altri cittadini a mettersi a disposizione fornendo idee e consigli.Penisola Sorrentina Sicura sarà qualche cosa in più di un semplice gruppo su Facebook.
CRONACA
24 agosto 2016
Sorrento. Strada killer, la sommossa dopo la morte di Gea