L’ultima partita di Fontana con la maglia della Juve Stabia è stata contro l’Atletico Catania. Una gara che nel 2000 sancì la retrocessione (incredibile) delle Vespe di Fiore in C2. Sabato Fontana inizia contro il Catania, quello storico. “Al di là dei trascorsi miei da calciatore, giochiamo contro una squadra di blasone – dice il tecnico – Non c’è bisogno di trovare particolari motivazioni per prepararla. Credo che la mia squadra è pronta. Vogliamo disputare un campionato importante consapevoli che il campo può smentire tutto. Sappiamo che prima di noi ci sono squadre più organizzate come Lecce, Foggia, Catania e Matera”. Fontana vuole giocarsela al Cibali e non firma in anticipo per il pareggio. “A me interessa la prestazione. Guarderò il modo in cui si vince o si perde. Il pubblico conta relativamente perché dovremo rapportarci undici contro undici”.
Sull’arrivo di Montalto Fontana non si sbilancia. “E’ una notizia ufficiosa – dice l’allenatore delle Vespe – Più che la caccia all’attaccante ho fatto in questi mesi una caccia contro i miei ragazzi facendogli capire cosa voglio. Li sto facendo allenare tantissimo. Stanno più con me che con la loro famiglia”.
Fontana torna sugli infortuni di Liviero e Capodaglio. “Seccano perché sono infortuni che non puoi preventivare. In particolare modo quello di Capodaglio. Dispiace per Paolo anche perché l’intervento è stato più difficile del previsto e lo costringe ad alimentarsi con una cannuccia che non è il massimo”.