Riscatto per il Napoli. Sì, già alla seconda di campionato, per dimenticare un primo tempo da incubo che neanche i ristoranti del programma dello chef Cannavacciuolo. Tanti dubbi per Sarri: uno in particolare, il dualismo Insigne-Mertens. Il belga sta meglio e visto che Callejon per l’allenatore è tatticamente intoccabile, ecco che si riapre il fronte che tiene banco da quando Mertens è arrivato a Napoli. Chissà se insieme potranno mai giocare senza che uno di loro si sacrifichi sul versante opposto, ma una cosa è certa: al momento è un’ipotesi che Sarri esclude e anche l’arrivo di Giaccherini, che dovrebbe essere il sostituto naturale di Callejon, lo dimostra. E tra sguardi insolenti alla panchina (a Napoli si dice una guardata storta) e capricci per aumento di paghette (nel calcio dei big si chiamano super-ingaggi), Sarri deve fare i conti con piccoli malumori che vanno subito frenati. Come? Facendoli giocare, ovviamente, ma visto che uno dei due resterà inevitabilmente in panchina, Napoli-Milan di questa sera avrà già un solo vincitore e uno sconfitto. Poi, a partita in corso, come avvenuto a Pescara, il “risultato” può essere ribaltato, ma solo una vittoria contro il Milan può mettere a tacere le prime polemiche di una stagione dove Sarri, per la prima volta in carriera, parentesi di Sorrento in Lega pro a parte, dovrà fare i conti con una rosa che lo costringerà ad esclusioni eccellenti.
SPORT
27 agosto 2016
NAPOLI-MILAN. Chi sarà il primo “nemico” in squadra di Sarri?