REINA 5,5. Un’uscita così così nel primo tempo con il gioco fermo, forse per noia, visto che fino a quel momento non aveva ricevuto tiri in porta. Colpevole sul gol di Niang, perché è come se andasse in ritardo a terra, con poca reattività. Più impegnato nella ripresa, ma la macchia resta.
HYSAJ 5. Niang pensa più a marcare Jorginho che a spingere sulla sua fascia di competenza e lui gioca altissimo, al servizio dei compagni in fase di impostazione nel primo tempo. Nel secondo tempo l’attaccante rossonero gli scappa via e apre la rimonta, ma fortunatamente c’è la contro-rimonta.
ALBIOL 7. Ad altissimi livelli, con tempi perfetti sia nella copertura su Koulibaly che nell’accorciare la squadra. La strigliata di Sarri nel dopo-Pescara gli ha fatto benissimo e non è distratto dalle voci di mercato.
CHIRICHES sv. Entra per sostituire l’infortunato Albiol.
KOULIBALY 6. Talvolta eccede nella sua sicurezza, però Bacca non gli scappa mai nell’uno contro uno. Ciò che conta è il risultato e se la punta principe dei rossoneri non segna è merito suo.
GHOULAM 5,5. Partenza incerta nel giorno in cui festeggia 100 partite con la maglia azzurra. Perde letteralmente Abate a inizio partita, stringendo troppo. Alla distanza cresce, in parallelo con la svolta della partita che vede il Napoli protagonista assoluto del gioco e sulla sinistra crea sempre la superiorità. Un po’ in affanno contro Suso.
ALLAN 5. Nella corsa, nell’intensità, nella voglia, è fenoenale. Ma solo in quella, perché non ci mette qualità, sbaglia – soprattutto nel secondo tempo, troppi passaggi e non trova mai l’imbucata decisiva sul movimento di Callejon come vorrebbe Sarri, che lo sostituisce.
ZIELINSKI 6,5. Entra per dare maggiore qualità in fase di palleggio agli azzurri. Decisivo sul gol di Callejon quando, spostandosi da destra a sinistra taglia il campo e spacca in due il movimento difensivo del Milan, servendo poi Mertens.
JORGINHO 6. C’è sempre uno dei tre attaccanti del Milan che gli sta addosso per negargli la possibilità di impostare il gioco. Cresce nel secondo tempo quando ha più spazio perché Montella non lo fa marcare a uomo.
HAMSIK 6. Riesce a muoversi in un fazzoletto, quasi sempre. Quando ha il Milan subisce il pressing, ma ha la tecnica giusta per uscire sempre bene anche da situazioni difficili. Ha una straordinaria visione di gioco, anche a testa bassa mette il pallone dove vuole. Ha la maggior parte delle colpe sul gol di Suso, lo vede girarsi senza accennare il minimo accenno di pressing.
CALLEJON 7. La doppietta è il premio a una prestazione tatticamente perfetta, perché è sempre partecipe alla manovra d’attacco, sa sempre come muoversi e anche quando non ha il pallone tra i piedi o non si prepara a riceverlo si muove con intelligenza. Sarri non potrà mai fare a meno di lui.
MILIK 7. Primo tempo straordinario con due gol, ripresa quasi indecifrabile ma con uno spirito di sacrificio che lo vede comunque fondamentale nella fase tattica perché fa salire la squadra. I due gol gli danno fiducia ed energia, può giocarsela alla grande.
MERTENS 8. Gli manca solo il gol, ma ci mette lo zampino sul primo e sul terzo e colpisce un palo, oltre a due conclusioni che Donnarumma gli toglie letteralmente dalla porta. Per lui è una serata fenomenale, protagonista assoluto che manda in tilt i difensori avversari.
INSIGNE sv. Ha la voglia di dimostrare a Sarri che può riprendersi una maglia da titolare, ma con un Mertens così al momento non se ne parla.
SARRI 6,5. La difesa che funzionava alla perfezione gli sta dando qualche grattacapo. Droni e spirito di sacrificio gli serviranno per rimettere al posto giusto i movimenti del reparto. In avanti la squadra si diverte e muove alla perfezione i suoi uomini.