Uno, due o tre abiti. Il Napoli quest’anno ne indosserà diversi o almeno secondo quanto “studiato” da De Laurentiis, che su Twitter nei giorni scorsi s’è divertito a fare il tecnico dando indicazioni a Sarri circa il modulo da adottare. Indicazioni che ha preferito tra l’altro mascherare annunciando in contemporanea l’ufficialità dell’acquisto Rog dalla Dinamo Zagabria. Di sicuro nel corso di questa stagione qualcosa cambierà e non di poco. Tra campionato e Champions, gli azzurri dovranno esibire una silhouette perfetta per dare spettacolo a prescindere dall’abito tattico che l’allenatore toscano cucirà su misura di volta in volta, in base ai vari avversari che si incontreranno in Italia e in Europa. Dal 4-3-3, modulo ormai già collaudato, al 4-3-1-2 o 4-2-3-1, non escludendo un’altra ipotesi – più remota – che condurrebbe al 4-4-2: il Napoli sembra finalmente pronto a sfruttare la sua duttilità, una versatilità raggiunta grazie ai nuovi acquisti. Da Rog a Diawara, passando per i vari Zielinski e Giaccherini, la squadra partenopea potrebbe rivelarsi micidiale soprattutto a centrocampo, nonostante una parte dei tifosi continui a storcere il naso parlando di calciatori di prospettiva che devono ancora dimostrare tanto. Eppure, con gli acquisti scelti da De Laurentiis per Sarri, ci sarà la possibilità di poter giocare con una linea mediana a due o a tre in base alle esigenze. Nel primo caso potrebbero tornale utili Diawara e Allan, nel secondo Zielinski, ancora Diawara e il giovane Rog oltre a Giaccherini che alla corte di Sarri rappresenterà un vero jolly. Insomma, Cristiano Giuntoli ha consegnato a Sarri una rosa di tutto rispetto, nonostante l’addio di Gonzalo Higuain. E la certezza è che l’attacco dell’allenatore del Napoli – senza il Pipita – continuerà a essere una macchina da gol devastante. L’obiettivo del mister toscano è sorprendere gli avversari, soprattutto perché il gioco espresso nell’ultimo anno non sarà più una novità. La sorpresa funzionerebbe anche se il Napoli dovesse scendere in campo col 4-3-1-2 o col 4-3-2-1. I profili per interpretare più moduli ci sono eccome. In un eventuale 4-3-1-2, il Napoli potrebbe affidarsi a uno tra Zielinski e Insigne come trequartista dietro Gabbiadini e Milik, quest’ultimo in grado di svariare su tutto il fronte d’attacco, incarnando alla perfezione l’idea di un centravanti moderno. Anche il 4-3-2-1, variante tattica nota come ‘Albero di Natale’, potrebbe rappresentare la giusta soluzione per gli azzurri in caso di emergenza. Il sacrificato sarebbe Insigne, con Callejon e Milik dietro Gabbiadini. Questo Napoli senza Higuain è più completo e versatile.
SPORT
1 settembre 2016
Rosa completa e duttile: ecco come cambia il Napoli di Sarri