Il nome era lo stesso di una nota marca di fazzoletti di carta, ma – nascoste in scatoloni commerciali – non c’erano rotoloni per la casa bensì decine di stecche di sigarette “Regina”. Un maxi carico di 1400 chili di bionde – rigorosamente di contrabbando, valore complessivo di duecentomila euro – destinato a finire sul mercato della vendita illecita. Una destinazione bloccata dalla guardia di finanza grazie a una delle più grandi operazioni effettuate negli ultimi mesi, capace di fare scattare l’allarme nella città torrese dove il contrabbando di sigarette ha segnato gli anni più bui di Fortàpasc. Decine e decine di scatole erano trasportate all’interno di un furgone bianco: scatole che avrebbero dovuto contenere tovaglioli e piatti di carta ma che, in realtà, nascondevano un tesoro di tabacco. Il blitz è scattato ieri. I finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Napoli – agli ordini del tenente colonnello Giuseppe Furciniti e del tenente Domenico Mollo – hanno bloccato l’intero carico al termine di un’intesa attività investigativa. Un apparente servizio di controllo, ma finalizzato a smantellare il mercato nero delle sigarette. Quel carico, secondo gli investigatori, era diretto a Torre Annunziata e nell’hinterland vesuviano dove da tempo il fenomeno si sta ripresentando come negli anni d’oro. La vendita illegale avrebbe consentito di incassare migliaia di euro e alimentare così le casse delle cosche locali. Pettorine e palette alla mano gli uomini delle Fiamme Gialle hanno individuato e bloccato il furgone che, con targa italiana e senza alcuna intestazione che indicasse la provenienza o il tipo di trasporto, viaggiava da Roma in direzione Napoli. Alla guida c’era Giuseppe Sagliano, 47enne originario di Villaricca. Era lui il corriere e custode del maxi carico che sarebbe dovuto arrivare a Torre Annunziata. All’uscita dell’autostrada, invece, l’uomo è stato bloccato. Un semplice controllo dei documenti risultati, ovviamente, tutti senza alcuna validità. Quanto indicato infatti nelle fatture che avrebbero dovuto certificare il tipo di carico trasportato si è rilevato completamente l’opposto. Di qui la decisione di effettuare una perquisizione, una volta aperte le scatole la sorpresa: centinaia di stecche di sigarette per un totale di 1400 chili di bionde della marca “Regina” sia rosse che blu. Il carico, secondo quanto sino a oggi ricostruito dai finanzieri, proveniva dalla Grecia ed era destinato con molta probabilità a un unico grossista oplontino che avrebbe poi smistato l’intero carico. Un bottino di oltre duecentomila euro per quel corriere che verosimilmente avrebbe percepito una somma per il rischioso trasporto, al posto della quale si è ritrovato con un paio di bracciali d’acciaio ai polsi. Ieri mattina il processo con rito direttissimo si è chiuso con la convalida del fermo eseguito dalla Finanza e il trasferimento di Sagliano nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Insomma un’operazione che ha bloccato il business della piazza oplontina e dove si fa spazio l’ipotesi che quel carico fosse destinato ad un noto contrabbandiere della zona. Più volte e in decine di informative gli inquirenti avevano sottolineato l’ipotesi di un mercato fiorente all’interno del rione Penniniello, una piazza diventata un punto di riferimento per i trafficanti di tabacco della zona. Lo scorso anno solo in quel rione centinaia di stecche furono sequestrate e in alcuni casi persino sigarette confezionate con il metodo «fai da te», bionde fatte in casa e rivendute a pochi euro ogni singolo pacchetto.