Coraggiosa, solidale, appassionata, consapevole che ”la vera democrazia e’ partecipazione diretta”, pronta a mettersi in gioco e a prendere posizioni ”che possono piacere tanto, ma anche molto poco”, Sabrina Ferilli torna dopo quattro anni in una fiction tv con un personaggio che ha ideato e fortemente voluto: e’ Angela, capo cucitrice che diventa sindaca del paese per proteggere il destino della fabbrica e il lavoro delle altre operaie, nella serie Rimbocchiamoci le maniche, otto prime serate dirette da Stefano Reali e realizzate da Endemol Shine Italy, in onda dal 7 settembre su Canale 5. ”Innanzi tutto – sottolinea l’attrice in un’intervista all’Ansa – mi piace riportare il centro della narrazione sulle donne, che forse manca dai tempi di ‘Commesse’. E’ un privilegio raccontare un mondo partecipe, solidale, emancipato nella maniera piu’ preziosa, in un film molto corale, con tante storie al femminile. E’ il gruppo, messo sotto pressione di fronte alla volonta’ del datore di lavoro di chiudere la fabbrica, che vince. E poi e’ una vicenda di partecipazione civile e sociale, in cui ho sempre creduto. Il male di questo paese e’ l’individualismo: almeno la nazione si ricompatta davanti ai drammi, come vediamo in questi giorni, e scatta la solidarieta”’. Ispirata anche, ”con tutte le debite distanze”, alla Anna Magnani dell”Onorevole Angelina’, l’operaia Angela incarna ”la mia passione per la partecipazione diretta nelle cose”, insiste Ferilli, che lavora a questo progetto ”da quasi quattro anni: al contrario dei format spagnoli o messicani dominanti, e’ stato difficile inventare di sana pianta queste storie. Per questo ho coinvolto Stefano Reali, un altro folle, coraggioso e visionario come me, con cui avevo gia’ lavorato nella fiction Le ali della vita”. Un modello di partecipazione della societa’ civile che non puo’ non far pensare all’esperienza dei Cinque Stelle e al Campidoglio di Virginia Raggi, che l’attrice ha votato ‘abbandonando’ la sua storica posizione a favore del centrosinistra: ”Trovo abbastanza imbarazzante, direi paradossale, tutto questo sensazionalismo su vicende burocratiche che possono accadere e che non mi sembrano determinanti rispetto alla mala gestione o al malaffare che abbiamo sperimentato negli ultimi anni. Vedo cose che possono succedere, ma il mio giudizio proprio non cambia, specialmente dopo anni in cui abbiamo visto di tutto”. Tre figli, moglie separata di Fabio (Sergio Assisi) che l’ha tradita con una collega, l’operaia Gina (Michela Andreozzi), la protagonista della fiction raccoglie la provocazione del sindaco uscente, Piero Pacetti (Andrea Giordana) e decide di candidarsi come prima cittadina di Offidella, piccolo centro del Lazio. In ballo c’e’ il futuro delle operaie, il bene comune del paese e la necessita’ di un esempio di dignita’ da dare ai suoi tre ragazzi, Caty (Benedetta Gargari) appena diciottenne, Ercole (Samuel Garofalo) nel pieno dell’adolescenza e il piccolo Ferdinando (Ilario Bellazzini) di otto anni. Contro i pronostici, Angela viene eletta, ma dovra’ destreggiarsi tra avidita’, ripicche e pregiudizi. Nel cast anche Maurizio Mattioli, David Paryla, Monica Dugo, Gabriella Silvestri e Marco Falaguasta. ”Il nostro tentativo – spiega Stefano Reali – e’ rinnovare la fiction, troppo spesso percepita come un calmante serale per persone non piu’ giovani. Compito della tv generalista e’ invece veicolare informazioni importanti che magari un talk show sarebbero riservate a pochi: l’idea e’ far entrare chiunque in consiglio comunale o in fabbrica per vedere che succede quando si prova, in prima persona, a rimboccarsi le maniche e a fronteggiare il fuoco nemico, ma spesso anche quello amico. L’aspetto che mi e’ piaciuto di piu’ nella serie e’ proprio la fragilita’ del personaggio di Sabrina, la sua vulnerabilita’ di fronte alle delusioni: e’ un sindaco perbene e per questo l’unica possibilita’ di fermarlo e’ screditarlo”. Il debutto della serie dovra’ vedersela mercoledi’ 7 con il ritorno di Un medico in famiglia su Rai1: ”La nostra messa in onda era decisa da un mese, Banfi e Scarpati dovevano andare di giovedi’, ce li hanno messi contro: ben venga”, conclude Ferilli, forte di un personaggio al quale ha lavorato ”con insistenza e pignoleria. Mi piace lavorare e continuo a farlo cosi’, facendo scelte di passione”.
spettacolo
7 settembre 2016
Ferilli, stasera in “Rimbocchiamoci le maniche” una donna coraggiosa e passionale