Sarà una settimana da ricordare per De Zerbi. Il nuovo allenatore del Palermo si appresta a una sfida quasi proibitiva contro il Napoli. Lui, che dal presidente Zamparini è stato battezzato «il giovane Sarri», ha non poca responsabilità sulle spalle. La necessità di fare subito risultato potrebbe giocare brutti scherzi, soprattutto se unita all’enorme gap tecnico tra le due squadre. «L’emozione aumenta col passare dei giorni – ha detto il tecnico alla vigilia della sfida – Sono un passionale e vivo tutto al cento per cento. L’emozione la sento, ma non posso dare spazio a questo, non posso pensare ad altro che non siano questioni di campo. Da lunedì sarà un’altra cosa. Io voglio cercare di finire il lavoro tattico con la squadra e non solo. Domani (oggi, ndr) conterà l’aspetto mentale. Perché sulla carta siamo inferiori, però la carta non sempre rispecchia i valori che si vedono sul campo. Se una squadra scende in campo con l’occhio giusto, la fame giusta, la voglia giusta di smarcarsi e ricevere palla senza paura, in cui gli undici si aiutano a vicenda allora si può ottenere qualcosa». Ancora poche certezze sugli uomini che scenderanno in campo sul 4-3-3 che De Zerbi schiererà in modo speculare al Napoli. A centrocampo si potrebbero vedere insieme Gazzi e Bruno Henrique che per il tecnico «sono complementari». «Gazzi è un vertice basso per me, un playmaker. Però – ha spiegato – non è detto che si debba giocare a tre a centrocampo, come non è detto che Bruno Henrique non possa fare la mezzala, magari più col palleggio che con altre sue caratteristiche».
SPORT
10 settembre 2016
De Zerbi, l’ex che giocò con Hamsik: “Col Napoli non darò spazio alle emozioni”