Ai ferri corti Curia e Comune di Salerno, galeotta la processione di San Matteo la cui statua non farà tappa nell’atrio del Duomo per espressa volontà dell’arcivescovo Luigi Moretti.
«Sarei rammaricato se il Comune non dovesse provvedere allo spettacoli dei fuochi pirotecnici per ripicca. Fermo restando che trovo assolutamente positiva la volontà fatta trapelare da parte dell’amministrazione comunale di devolvere l’eventuale spesa per l’esplosione dei fuochi d’artificio il prossimo 21 settembre alle popolazioni ed ai territori colpiti dal terremoto», le parole del massimo rappresentante della chiesa salernitana.
La frattura tra potere spirituale e temporale pare difficilmente sanabile.
Ed è a rschio, così, pure il paventato incontro tra monsignor Luigi Moretti e il sindaco Enzo Napoli che già la scorsa settimana era stato rinviato a data da destinarsi. Anche se il primo cittadino, a chiunque gli chiede notizie in merito, non rivela alcun spirito battagliero. Decisive potrebbero essere le prossime ore.
In virtù anche del fatto che Vincenzo De Luca, attuale governatore della Campania e già sindaco di Salerno, proprio ieri mattina ha assicurato che il prossimo 21 settembre prenderà parte alla processione per festeggiare San Matteo, santo patrono della città di Salerno.
«Ci sarò, compatibilmente con i miei impegni istituzionali», ha detto ieri il governatore campano, a margine dell’incontro organizzato dal settimanale Panorama a Palazzo S.Agostino.