L’intoccabile, l’insostituibile. L’uomo da cui il Napoli non può fare a meno. Perché da terzino a prima punta lo spagnolo c’è sempre. E in ogni zona del campo. Un po’ come il Cavani dell’era Mazzarri. Col Palermo l’ha dimostrato e ora senza Higuain ha già fatto una scommessa a Sarri. Callejon vuole andare in doppia cifra, vuole ripagare la fiducia di un tecnico che due stagioni fa l’ha convinto a restare sotto al Vesuvio. Stavolta il sogno dell’ex Real Madrid sembra possa prendere forma, soprattutto perché rientra tra quei pochi pretoriani che non sono mai stati messi in discussione.Nemmeno quando in panchina c’era l’ex Benitez. Dall’attuale tecnico del Newcastle a Sarri, lo spagnolo s’è sempre dimostrato inamovibile, una certezza come poche e uno dei rari elementi imprescindibili del nuovo e vecchio Napoli. Callejon tatticamente è l’uomo perfetto ed è capace di ripiegare in difesa con una facilità imbarazzante, aiutando la squadra partenopea anche nella fase di non possesso. Un jolly che Sarri vuole tenersi stretto, tanto che lo scorso anno non ha mai saltato una partita, scendendo quasi sempre in campo da titolare. Adesso è arrivato Giacccherini, uno che potrebbe interpretare perfettamente il ruolo di Callejon. Ma Sarri un Napoli senza lo spagnolo non lo immagina lontanamente, tanto che lo stesso Gabbiadini – che avrebbe potuto giocare come esterno destro – non è mai stato impiegato dal toscano in una posizione che non sia quella di prima punta. E allora le cose sono chiare. Callejon è il perno centrale dello scacchiere sarriano, soprattutto ora che sembra averci preso gusto ad andare in rete. Insomma, una doppietta tira l’altra e tifosi già lo sognano come erede di Higuain. Del resto anche Milik alla prima al San Paolo col Milan ha fatto dimenticare il bomber argentino. Ma dopo le prime tre gare di campionato la classifica cannonieri – dove sono presenti tutti gli attaccanti del Napoli, col solo Insigne a secco – dice che in testa c’è già Callejon. Quattro gol per il madridista, uno in più di Higuain. E chissà che non si stato quel rinnovo di contratto per i prossimi tre anni ad aver acceso qualcosa nell’esterno destro del Napoli. Già a Dimaro era apparso deciso a fare grandi cose. E l’ha ribadito a Palermo: «Non guardiamo alle altre, possiamo sognare».
SPORT
12 settembre 2016
Da difensore a bomber, l’onnipresente Callejon fa già promesse a Sarri