Maurizio Sarri è uno che non si ferma al primo traguardo raggiunto. Perché è uno di quei tecnici ambiziosi, quelli che curano ogni dettaglio – anche se significa lavorare di notte – per vedere la propria squadra sempre più in alto in classifica e soprattutto esprimere un calcio sempre più bello e propositivo. E allora c’è da sistemare ogni cosa affinché la macchina possa correre a velocità elevatissime. Dopo gli ultimi accorgimenti adoperati nelle prime due di campionato, ovvero l’impiego del duo Callejon-Ghoulam dalla bandierina per curare il tallone d’Achille delle palle inattive, il toscano sta pensando a una strategia in attacco. Il tecnico del Napoli ha chiesto agli esterni di giocare più vicini alla prima punta per supportare al meglio i vari Milik e Gabbiadini. E il segreto è tutto nascosto in una dichiarazione dello stesso Sarri. «Stiamo lavorando sugli attaccanti esterni per farli giocare più vicini alla punta, mentre gli interni devono agire tra le linee». Non a caso Insigne sta agendo come una sorta di regista offensivo, con Hamsik e Zielisnki pronti a svariare su tutto il fronte d’attacco per non dare punti di riferimento.
SPORT
12 settembre 2016
Sarri, svolta tattica: gli esterni giocano più vicino alla punta