«Non mi sento un eroe». Palesemente emozionato riesce a pronunciare queste parole Raffaele Festa, il gigante buono di Amatrice, che questa mattina ai microfoni di Mattino 5 ha raccontato quello che ha fatto la notte del 24 agosto, quando ha salvato tre nuclei familiari dal terremoto, tra cui Michele, un bimbo di 8 anni. In lacrime nello studio, ancora visibilmente emozionata, Micaela Moriconi, la mamma del piccolo, ha voluto ribadire quanto ancora è grata a Raffaele. «Non voglio lasciare Cascello, nè abbandonare la mia casa, il mio paese, la mia gente – dice Raffaele – qui ho la mia vita, la mia famiglia, i miei animali, non voglio e non posso permettere che il paese che mi ha regalato tante gioie, diventi un paese fantasma». Raffaele, Lello per gli amici, è un elettricista napoletano di 42 anni, da quasi 20 ad Amatrice, sposato e padre di due bambini, che quella maledetta notte ha messo a repentaglio la sua vita per salvarne altre. La sua storia, che finora era rimasta lontano dai riflettori, è venuta fuori grazie alla testimonianza di Luigi Concilio (nella foto a sinistra con Festa), suo amico di Scampìa e fondatore de I Boss della Comunicazione, che racconta da oltre un anno storie di vita del quartiere dell’area nord.
CRONACA
13 settembre 2016
Lello, il gigante eroe di Amatrice, viene da Napoli