Le accuse sono di quelle forti, accompagnate dal dolore e dalla disperazione. La mamma di Tiziana Cantone vomita tutto il suo rancore sull’ex convivente della donna e probabilmente lo avrà fatto solo a Il Mattino nell’intervista a firma di Marco Di Caterino, ma anche agli inquirenti. Maria Teresa Giglio racconta: “Mia figlia era stata plagiata, non ha mai accettato di essere stata lasciata dal padre. Nella cantina dove si è tolta la vita era da sola, ma moralmente a tirarle il cappio intorno al collo sono stati l’ex fidanzato e quelli che ne hanno approfittato”.
“La mia povera Tiziana ha sempre sofferto per l’abbandono del padre – racconta – e per quel motivo intorno ai 20 anni è stata schiava dell’alcol, l’abbiamo curata e disintossicata”. Poi aggiunge: “Poco prima delle vacanze natalizie dell’anno scorso, una notte Tiziana bussò a casa. Era ubriaca, sconvolta. Mi raccontò che avevano fatto dei giochetti e che tutto era stato ripreso con il telefonino. Mi confidò che il fidanzato l’aveva costretta a girare questi video con altri partner, perché provava piacere, ma lei poteva scegliere con chi”. Secondo la signora Maria Teresa “era anche a conoscenza di quel video che tanto male ha fatto a mia figlia”, afferma riferendosi a quello virale in cui c’è la frase diventata un tormentone.
La mamma di Tiziana parla anche dei tentativi di farla finita della figlia: “Prima dopo una telefonata animata con il suo ex ingerì alcol e barbiturici, poi tentò di lanciarsi nel vuoto dall’abitazione del suo convivente (dicembre 2015)”.