Rastelli lo ha mandato in campo per fermare Gomez, al posto di ionita. Missione compiuta e per Fabio Pisacane si apre il capitolo più bello della sua vita. A 30 anni ha debuttato in serie A, dopo che da ragazza era rimasto paralizzato a causa di una malattia rara, la sindrome di Guillain-Barrè, capace di portare alla morte se colpisce il sistema nervoso e l’apparato respiratorio. Era al Genoa Fabio, iniziava il suo sogno di diventare calciatore, ma un mattina non riuscì ad alzarsi dal letto.
Fabio ce l’ha fatta e la sua strada è stata sempre in salita, ma ha avuto il coraggio di amare fino in fondo il calcio, che l’ha premiato. Fu lui a denunciare una combine quando volevano che si vendesse una partita del suo Lumezzane. Adesso, il premio è arrivato per lo scugnizzo dei Quartieri Spagnoli di Napoli, uno che ha giocato tantissimo tra serie B e Lega pro, fin quando non è arrivato il premio di Massimo Rastelli, che ha saputo credere in lui, più forte delle disavventure che la vita riesce a creare.