Niente culle o incubatrici, ma neonati sistemati in scatole di cartone allineate una a fianco all’altra, in un reparto maternità di un ospedale venezuelano. E’ questa l’immagine shock, postata su twitter dall’avvocato Manuel Ferreira e rilanciata da ‘La Patilla’, un sito anti-regime molto seguito nel paese. La foto, sei bebè in scatole di farmaci riciclate e adattate a fare da culla, è diventata presto virale, scatenando non poche polemiche. Tanto che la direzione dell’ospedale, il Domingo Guzmán Lander nello stato di Anzoategui, nel nord-est del Venezuela, si è subito difesa sostenendo che “si tratta di un falso”. Dopo la denuncia di Ferreira, militante della MUD (Tavola dell’Unione democratica), responsabile del dipartimento diritti umani, la risposta della struttura chiamata in causa non si è fatta attendere. Il direttore dell’ospedale, José G. Zurbarán, ha definito la diffusione di queste immagini su Twitter “un attacco mediatico feroce” mentre i dipendenti del reparto di neonatologia dell’ospedale hanno postato foto, molto diverse, dello stesso luogo, al fine di contrastare questa “foto tendenziosa”. Il medico ha prima assicurato, dal suo account twitter, che “è falso che i bambini vengono messi nelle scatole di cartone”, aggiungendo però in un altro messaggio che “ci sono persone che utilizzano situazioni isolate per attaccare chi, giorno dopo giorno, dà il meglio di sé”. Secondo l’avvocato Ferreira, dopo la diffusione della foto, l’ospedale avrebbe sostituito gli scatoloni con vere culle.
CRONACA
23 settembre 2016
In ospedale mancano le culle: i neonati finiscono nelle scatole di cartone