CRONACA
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No ai 40 euro, ma per dignità neanche ai 10 euro. Rispondono così gli ultras del Napoli a De Laurentiis, disertando le curve in occasione della partita contro il Chievo. Poche persone, quelle che si trovano nei settori A e B dello stadio San Paolo che nel totale raggiunge i 20mila spettatori per la gara contro i veronesi. La sfida lanciata appena una settimana fa dal presidente è stata raccolta con una sorta di ammutinamento e le dichiarazioni del patron dalla Cina non sono piaciute alla tifoseria. Lo stadio da 20mila posti, il fan club ristretto che sogna il presidente cinematografico, sono un’utopia al momento, ma potrebbero diventare un domani un progetto da realizzare, anche se nei prossimi due anni ci sarà un po’ di manutenzione in più (parlare di ristrutturazione è eccessivo) allo stadio San Paolo. La spaccatura è profonda, quasi insanabile. Mercoledì prossimo, quando a Fuorigrotta ci sarà la Champions e il San Paolo metterà il vestito buono per sfidare i portoghesi del Benfica, le curve potrebbero tornare a riempirsi. Ma solo per la maglia, come direbbero gli ultras che in settimana hanno anche mostrato il loro disappunto con una manifestazione pacifica all’esterno del Comune, esponendo lo striscione “Settore Popolare”, lo stesso che sette giorni fa campeggiava in curva B in occasione del match contro il Bologna.
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