Sulla compravendita dei capannoni nell’area dell’ex Copmes si sta soffermando l’attenzione della Procura Antimafia di Salerno che, dal 18 settembre 2015 sta indagando sulle attività del Comune di Scafati. Dopo il blitz, avvenuto nei giorni scorsi, nella sede della “Scafati Sviluppo”, ora il lavoro degli inquirenti si stanno interessando ai rapporti tra i vertici della società partecipata dal Comune e gli imprenditori che hanno acquisito degli spazi nel sito di via Domenico Catalano. L’episodio al vaglio della magistratura, che va a inserirsi nel filone relativo agli appalti e al voto di scambio, è relativo a una società che non avrebbe versato il corrispettivo del capannone e, al contempo, avrebbe offerto in cambio all’Ente dei servizi da spalmare nel tempo. L’operazione, avvenuta con l’ok dell’Amministrazione Aliberti, non avrebbe rispettato le normi vigenti in materia che ovviamente non permetterebbe lo scambio che invece, se accertato dal Pm Vincenzo Montemurro, potrebbe aver portato un danno non indifferente nelle casse della “Scafati Sviluppo”.
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