Le citazioni dei nostri nonni sintetizzano sempre il senso migliore della verità. Accanto a un grande uomo c’è sempre una grande donna. Ilary Blasi in questo si sta dimostrando una moglie di grandissimo spessore. L’esempio di quella sera del 21 febbraio scorso, in cui Spalletti decise di cacciarlo da Trigoria, da quella che è sempre stata la sua casa, calza a pennello. Arguta, pungente e determinata quanto basta. Le due pagine che le dedica oggi la Gazzetta dello Sport offrono di lei l’immagine più fresca e più bella di tutte le aspettative.
Sprizza dalle sue parole una maturità genuina. Tipica nelle donne del popolo. Inaspettata solo per chi nota, nel fascino delle donne dello spettacolo, soltanto il loro aspetto fisico. Ilary Blasi offre di sé la parte migliore della mamma e della compagna del campione.
Avverte il momento del passaggio di “consegne” che sta attraversando l’uomo della sua vita, dal punto di vista professionale ed umano. Trova le espressioni più adatte, quelle che gli possono servire da sostegno. Sa che si sta avvicinando il giorno in cui gli “scarpini” entreranno a far parte di un cimelio, ed è pronta a sostenerlo, ove se ne presentasse la necessità, in avvio di nuove esperienze da manager e da imprenditore.
Non usa mezzi termini quando si schiera a protezione del suo Francesco. Con la sua schiettezza romana tramortisce Spalletti. Non s’inserisce nelle scelte tecniche, ne prende anzi le distanze. Mi piace. Sarà perché anch’io condivido il suo punto di vista. Sintetizza con poche mirate parole l’aspetto poco corretto e coerente dell’allenatore della Roma. Il desiderio inutile del tecnico giallorosso che va alla ricerca di un sopravvento che non potrà mai ottenere. Il voler dimostrare, a tutti i costi, chi ha in mano lo scettro del comando. Dimenticando che il segno del potere viene sempre conferito per meriti e non per presunzioni.
Il suo passaggio sull’omertà dell’ambiente è di una schiettezza disarmante. Serviva la moglie di un campione per affondare il dito nella piaga. Pochi, quasi nessuno, trovano il coraggio di dire la verità. Tutti pretendono di saperla solo pochi hanno il coraggio di spiattellarla. Ilary Blasi si distingue anche in questo. Non ha peli sulla lingua, ne timori reverenziali. Va giù di piatto. Sull’argomento tira fuori un po’ della “iena” che è in lei. Sintomatico, al proposito, il passaggio su Pallotta e sulla necessità di collegare, sempre, la lingua al cervello prima di parlare.
Francesco Totti compie domani i quarant’anni. E’ un fortunato, non ha bisogno di regali. A ben pensarci il più bello ed importante se lo è fatto da solo. Tutti noi vorremmo avere il privilegio di svegliarci la mattina accanto a una “iena” brillante, bella e spigliata come Ilary Blasi!