Una App spia, installata sui loro cellulari, controllava i movimenti delle prostitute. E i loro guadagni venivano reinvestiti nella produzione industriale di marijuana. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri del Comando provinciale di Torino, che hanno arrestato dieci albanesi. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di reclutamento, sfruttamento e induzione alla prostituzione. Tra le accuse anche usura, estorsione, lesioni aggravate e produzione di droga.
I militari della Compagnia di Torino Oltre Dora, grazie ad una indagine durata diversi mesi, hanno scoperto le coltivazioni di canapa indiana in boschi isolati e in aree appositamente disboscate per la droga. Oltre 4 mila le piante di marijuana, per un valore di diversi milioni di euro, sequestrate dai carabinieri.