Potenziamento linea bus R4, ma restano linee “a singhiozzo” la C63 e la C66. A difendere le istanze degli utenti sono i consiglieri del gruppo PD alla Terza Municipalità, Valeria Vespa (capogruppo), Mario Capuano e Gennaro Acampora. «In riferimento alla questione del potenziamento della linea R4 – scrivono i consiglieri in una nota – nel chiedere una comunicazione ufficiale, in considerazione dei numerosi annunci poi disattesi, non può non rilevare diverse criticità. Anzitutto nel mese di dicembre 2015, a seguito del grave dissesto verificatosi in viale Colli Aminei angolo via Nicolardi, fu temporaneamente soppressa la linea C66. E ci fu comunicato che la linea avrebbe poi ripreso il suo percorso al termine dei lavori. Così non è stato. Si sono avuti ripetuti incontri in assessorato e in Municipalità con i dirigenti Anm, i quali ci hanno sempre risposto di non avere vetture o di non avere autisti». «Non possiamo non rilevare che ancora una volta la decisione è stata adottata centralmente senza ascoltare le reali necessità del cittadino – rimarcano Vespa, Capuano e Acampora. Forse chi ha deciso per questi provvedimenti dimentica che una parte della terza Municipalità non utilizza la metro collinare per mancanza di collegamento su due ruote. Ci riferiamo alla zona che da Capodimonte prosegue per i Ponti Rossi, via Masoni, Santa Maria ai Monti, via Nicola Nicolini. Per questo tratto di strada è stato previsto un trasbordo di passeggeri che la mattina o in ogni ora della giornata devono effettuare utilizzando le due/tre vetture C63, il cui percorso tra l’altro non è breve (la linea parte da via Nicolini e giunge in largo Sant’Anna dei Lombardi). Si relega ancora una volta i residenti di queste zone in un isolamento, mortificando il loro diritto alla mobilità. Centinaia di anziani che ogni anno rinnovano l’abbonamento sono costretti all’unica vettura disponibile C63, costringendoli quasi a tragitti obbligati (centro di Napoli). Li immaginate gli anziani che salgono e scelgono dagli autobus dopo solo due fermate?» Disagi anche per gli studenti «che al mattino devono recarsi alla zona ospedaliera per le numerose scuole lì presenti? A che ora devono recarsi a scuola pur vivendo in città? E’ un paradosso. Allora questa amministrazione nel comunicato di potenziamento delle vetture R4 – concludono i tre consiglieri – spieghi anche loro perché non si è ripristinata la C66, in evidente contraddizione a quanto affermato qualche mese prima: sono arrivati gli autisti e le vetture. Pertanto, le cogenti necessità sono ascrivibili alle vetture C66 e C65».
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