Sequestrato a Capri un deposito abusivo di materiale di risulta e rifiuti. La Guardia di Finanza di Capri, nell’ambito delle attività di prevenzione dei reati ambientali, ha monitorato le imprese che, sull’isola azzurra, esercitano la cosid-detta attività di stoccaggio per lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da opere e cantieri edili messi in piedi su entrambi i territori isolani, a Capri ed Anacapri. Si tratta in particolare di quelli che vengono definiti “sfratti” e che vengono tra-portati solitamente in contenitori di plastica a bordo i piccoli carrellini elettrici, gli unici mezzi autorizzati a circolare lungo le strade pedonali capresi e che se di colore blu possono effettuare la spola tra i cantieri e le aree adibite a deposito di materiale “di scarto” da costruzioni. Lo screening a trecentosessanta gradi, attivato dagli uomini delle Fiamme Gialle, sotto il coordinamento del comandante Pietro Varlese, che guida la tenenza isolana che ha sede a Marina Grande, ha portato a diversi risultati. I finanzieri, al termine delle ispezioni effettuate, hanno posto sotto sequestro un’area di stoccaggio abusivo che, secondo quanto sarebbe stato riscontrato dagli inquirenti, non presentava alcuna delle necessarie autorizzazioni. All’interno della zona controllata, i militari, a seguito di approfondite indagini, hanno rinvenuto sia materiali di risulta che rifiuti speciali però della categoria dei “non nocivi”. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno provveduto, a questo punto, ad apporre i sigilli all’area in questione. E, come previsto dalle vigenti normative che regolamentano il settore, nei confronti del titolare dell’impresa è stata spiccata una denuncia penale per l’accusa di reati ambientali. Sempre nell’ambito dell’attività portata avanti dagli uomini delle Fiamme Gialle, anche per altre imprese sono scattati dei provvedimenti a seguito di irregolarità, ma in questi casi si è trattato soltanto di sanzioni di tipo amministrativo. Per due imprese, infatti, è stato redatto un verbale di “multa” di qualche migliaio di euro. Ai titolari di entrambe le attività, sono state contestate, infatti, soltanto violazioni di tipo amministrativo in quanto, a seguito dei controlli attivati dai finanzieri, non presentavano alcune di tutte le necessarie autorizzazioni, richieste dalle specifiche norme del comparto, all’esercizio dell’attività controllata.
CRONACA
1 ottobre 2016
Scoperta e sequestrata discarica abusiva a Capri