CRONACA
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Giovanna Salvati
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Salvatore Dare
Il campionato serve l’amaro nel pomeriggio. Lo beve il Napoli, di colpo, che perdendo a Bergamo contro l’Atalanta per 1-0 vede i fantasmi. Uno in particolare: la squadra che ha segnato di più non ha un bomber che può risolvergli le partite. Se la Juventus passa ad Empoli nella ripresa sfruttando le reti argentine di Dybala e Higuain, il Napoli cade perché l’Atalanta arroccata non viene scardinata da un tocco di genio. Quando manca quello, quando c’è la difficoltà nel saltare l’uomo e creare la superiorità, non si può pretendere di vincere le partite bloccate. Ciò non toglie che il Napoli di quest’anno sia più forte e più completo, ma non bisogna mollare nella corsa scudetto dove la Juventus è già scappata. Si arriva alla sosta con i valori già ben definiti, i bianconeri più compatti e meno belli hanno abbozzato la fuga, i partenopei arriveranno fino alla fine e sono la secondo forza della classifica nonostante la caduta agli Azzurri d’Italia. Ci sono, però, due note stonate per Sarri: serve qualcuno che risolvi la partita e, altro elemento correlato, bisogna trovare un’alternativa quando squadre come Genoa e Atalanta si mettono a giocare uomo contro uomo partendo con il 3-4-3. Non è un caso che in entrambe le occasioni non si sia vinto.
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