41 anni e un sogno lungo una vita, diventare vigile del fuoco. E’ la storia di Fabio De Muro, morto suicida ieri a Qualiano. Anni di precariato, continui trasferimenti in cerca di fortuna e la voglia di ritornare a casa, nella sua città natia per ottenere un posto da vigile del fuoco. Il suo sogno, però, era ormai diventato irraggiungibile, tutta colpa dei limiti di età. La legge italiana, infatti, impone come età limite per partecipare al concorso dei vigili del fuoco i 37 anni. Prima di togliersi la vita, Fabio ha lasciato un biglietto per spiegare le ragioni del suo gesto : “Auguro a tutti i miei colleghi precari di poter diventare stabili al più presto. Io sono un prigioniero della precarietà. Addio”. Fabio ha poi indossato la divisa tanto amata per l’ultima volta, ha scelto di morire cosi, da vigile del fuoco.
CRONACA
6 ottobre 2016
Qualiano, Fabio ucciso dalla precarietà