«Al termine di un lungo travaglio ci lascia l’ospedale San Gennaro. Ne danno il triste annuncio i cittadini tutti del Rione Sanità. Fermiamo questo attacco!». Il manifesto funebre è qualcosa di più di una provocazione. E’ uno stato di indignazione che parte dal basso, da quella popolazione di oltre 100mila abitanti che nel presidio sanitario di piazza San Gennaro dei Poveri trovava fino ad oggi l’unica ancora di salvezza in caso di emergenza. Ma oggi che il disastro è compiuto i cittadini e le associazioni tentano un ultimo, disperato appello verso chi avrebbe dovuto e non ha voluto forse salvare un ospedale di frontiera in un quartiere che è già vessato da mille problematiche, tanto quanto le bellezze storico-artistiche di cui è ricco. L’appuntamento è per venerdì alle 16.30 nella piazza simbolo del quartiere da cui prende il nome. Laddove si concentreranno residenti, commercianti e mondo dell’associazionismo per l’ultima e forse decisiva battaglia. «L’ospedale San Gennaro è morto per la logica regionale e nazionale che sta smantellando pian piano tutti i servizi pubblici a favore del privato – si legge in una nota -. Lo vogliono far diventare un polo riabilitativo con accesso tramite ticket. Saranno sempre quindi i più deboli a pagare. Viene così chiuso l’unico polo di legalità in un quartiere ad alto tasso di violenza, dove quotidianamente si spara ancora. La Rete del Rione Sanità invita perciò tutto il popolo a ritrovarsi in piazza Sanità il 14 ottobre alle 16.30».
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