“I vigili di Salerno, per ordine del sindaco, hanno ricominciato a sequestrare vestiti e coperte ai clochard. Stamattina le facce disperate di alcuni di loro a cui hanno portato via tutto inclusi documenti, biancheria e abiti nuovi da noi donati come associazione.
In una città dove non c’è alcuna possibilità di scelta per chi vive per strada, non esistono dormitori e neppure una doccia dove lavarsi questo è un atto vigliacco e disumano”.
A scriverlo sulla sua pagina Facebook Rossano Daniele Braca presidente dell’associazione Venite Libenter che si occupa tra le altre cose anche di dare supporto ai senzatetto che dimorano a Salerno che pubblica anche un dettagliato report sul lavoro dei caschi bianchi. Furiosa l’ondata di indignazione del popolo dei social.
Non piace l’operazione decoro portata avanti dall’Amministrazione Napoli. Nel corso di diversi blitz a cominciare da lunedì scorso sulle sponde del fiume Irno e proseguendo in altre zone della città si è determinato un vespaio di polemica. In base ad una ordinanza del sindaco i vigili urbani hanno iniziato a sequestrare abiti e coperte oltre agli effetti personali dei senza tetto nel blitz scattato giovedì sera anche in una delle stazioni della metropolitana, a pochi metri dai binari ferroviari, per portare via tutto ciò che possedevano: qualche coperta, alcuni maglioni e perfino la biancheria pulita che avevano ricevuto in regalo da alcuni salernitani di buon cuore.
Al loro ritorno, dopo una giornata lunga da passare in strada, non hanno trovato più niente, Gli agenti della polizia municipale hanno proceduto su indicazioni dell’amministrazione comunale, al fine di preservare il “decoro” urbano – a portar via documenti, abiti, indumenti intimi e coperte ai senzatetto che stazionano nel centro cittadino del comune capoluogo. Ad aiutare invece i senza tetto ci sono solo i volontari delle associazioni che tentano di dar loro conforto e donargli il necessario per poter affontare soprattutto le notti d’inverno.
Nello scorso inverno invece l’amministrazione comunale ha concesso- nelle notti più fredde- l’utilizzo degli spazi del pattinodromo comunale di via Lungomare Tafuri. E quando la struttura sportiva è diventata off-limits allora la “casa” notturna dei clochard è diventata qualche area interna degli istituti di credito dove sono posizionati i bancomat.