A 16 anni dalla morte del padre, V.L., scomparso nel 2000 per un male incurabile e, seppellito nel cimitero Maggiore di Milano, una donna ha scoperto che all’interno della bara al posto del padre si trovavano le spoglie di una donna. E adesso non riesce a capacitarsene. L’incredibile vicenda è raccontata dal “Corriere della sera”. A permettere alla figlia del defunto di accorgersi dello scambio di persona è stata la riesumazione della salma avvenuta lo scorso 13 ottobre. All’apertura della bara si è accorta subito che qualcosa non quadrava: accanto alle ossa c’erano dei capelli lunghi, mentre il defunto era calvo. Inoltre, nella bara si trovava anche una calza lunga da donna. A quel punto i familiari hanno bloccato tutto e chiesto spiegazioni agli operatori cimiteriali. Questi, nonostante la targhetta con il nome del defunto fosse giusta, non hanno potuto fare altro che ammettere lo scambio. Nel tentativo di risolvere subito il disguido, hanno mostrato ai parenti il contenuto di un’altra riesumazione avvenuta poco prima, ma i familiari non hanno potuto e voluto effettuare il riconoscimento in assenza di certezze: “Facciano la prova del dna – chiede la figlia, che ha intanto incaricato del caso un legale e presentato denuncia -: Non voglio cremare e portare a casa mia i resti di qualcuno che potrebbe essere uno sconosciuto”.