Due biglietti al giorno di media, ieri mattina appena uno, a fronte di 10 dipendenti comunali impegnati nel progetto. E’ questo il risultato piuttosto desolante della riapertura delle Antiche Terme di Castellammare di Stabia. Messa così non si potrebbe far altro che parlare di un flop ma l’interesse dell’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Pannullo andava ben oltre i numeri. La riapertura, almeno per tre mesi delle Antiche Terme, era neces-saria per evitare di perdere le concessioni delle fonti Vanacore. Le sorgenti, infatti, sono di proprietà della Regione Campania e date al Comune solo in concessione. L’ente regionale, qualora non ci fosse stata la riapertura, sarebbe stato costretto a togliere le concessioni al Comune e a indire un nuovo bando al quale avrebbero potuto partecipare anche soggetti privati. Un caso che avrebbe rischiato di far saltare il rilancio delle Antiche Terme, perché le sorgenti sgorgano in una struttura di proprietà del Comune. Il paradosso sarebbe stato quello di ritrovarsi con un soggetto privato proprietario delle concessioni delle fonti e un altro, magari, che avrebbe rilevato la gestione del complesso termale. Da qui la necessità di aprire le Antiche Terme anche se probabilmente non si era pronti dal punto di vista organizzativo e dell’accoglienza.
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