Io credo che il più cattivo consigliere per i Paesi che tendono a chiudere le frontiere sia la paura, e il miglior consigliere sia la prudenza”. Lo ha detto Papa Francesco incontrando i giornalisti sull’aereo che da Malmoe lo stava riportando a Roma.
“Cosa penso dei Paesi che chiudono le frontiere – ha spiegato il pontefice come riporta la trascrizione dell’incontro pubblicata da Radio Vaticana – credo che in teoria non si può chiudere il cuore a un rifugiato, ma anche la prudenza dei governanti: devono essere molto aperti a riceverli, ma anche fare il calcolo di come poterli sistemare, perché non solo a un rifugiato lo si deve ricevere, ma lo si deve integrare. E se un Paese ha una capacità di venti, diciamo così, di integrazione, ma … faccia fino a questo. Per il pontefice “non è umano chiudere le porte, non è umano chiudere il cuore, e alla lunga questo si paga. Qui, si paga politicamente, no? Come anche si può pagare politicamente una imprudenza nei calcoli, nel ricevere più di quelli che si possono integrare”.