Le trombe d’aria sono fenomeni meteorologici altamente distruttivi, tra tutti i vortici atmosferici sono quelli a più alta densità energetica o potenza sprigionata, e nell’area mediterranea rappresentano il fenomeno più violento verificabile, sia pure con frequenza non elevata. Nell’immaginario popolare le trombe d’aria sono fenomeni meno forti rispetto ai tornado: in realtà i due termini sono assolutamente dei sinomini; l’unica differenza è data dal fatto che la parola “tornado” è usata soprattutto negli Stati Uniti (twister) mentre in Italia è tipico utilizzare “tromba d’aria”.
Sono generalmente associati a temporali estremamente violenti (supercelle), possono percorrere centinaia di chilometri e generare venti anche fino a 500 km/h.
Per la misurazione dell’intensità dei tornado viene utilizzata la Scala Fujita che varia dal grado 0 (debole) al grado 5 (catastrofico).
COME NASCONO LE TROMBE D’ARIA (o TORNADO)? -Il processo di formazione di una tromba d’aria è legato a caratteristiche atmosferiche particolari. Le condizioni propizie per la formazione di cumulonembi si trovano negli ambienti fortemente instabili, caratterizzati da venti variabili (Windshear) a seconda dell’altezza e dalla presenza di una massa di aria calda e umida, sovrastata da una fredda e secca, che sollevandosi e condensandosi dà origine a forti temporali.
I tornado possono originarsi in qualsiasi tipo di sistema temporalesco, ma le trombe d’aria/tornado più violenti si originano da temporali particolarmente violenti come le super celle.
LE AREE A RISCHIO IN ITALIA – Nella nostra penisola la regione più a rischio è il Veneto, a seguire vengono Lombardia, Friuli, Piemonte, Emilia e Liguria, poi Toscana, Lazio, Sicilia, Campania e Puglia, specie Salento.
EVENTI DISTRUTTIVI – Anche in Italia, come in Europa, abbiamo avuto dei precedenti davvero tragici nella storia, a causa del passaggio di devastanti tornado che, percorrendo oltre 70-80 km (come i tornado negli USA), hanno cagionato un gran numero di morti e feriti.
Il primato spetta al tornado che si è abbattuto sulla provincia di Treviso il 24 Luglio del 1930. Il tornado, per alcuni classificato un F-4, F-5, danneggiò il paese e la chiesa del comune di Volpago del Montello proseguendo poi per il trevigiano, dove cagionò la morte di almeno 23 persone.
CRONACA
9 novembre 2016
TORNADO. La mappa delle aree a rischio in Italia